Una mostra dedicata alla prima pittrice della storia dell’arte. Una donna violata che trova il riscatto nella tenacia e nel talento. Un appuntamento imperdibile per gli amanti dell’arte in una delle sedi culturali più prestigiose d’Italia. Con passeggiata tra i carruggi alla scoperta delle botteghe storiche e di suggestioni d’arte.
Partenza dalle località convenute per Genova. Arrivo a Palazzo Ducale e visita guidata alla Mostra dedicata ad Artemisia Gentileschi, pittrice dall’incredibile coraggio, dalla vita appassionata, tragica, ricca di colpi di scena e successi straordinari. Prima donna ad essere ammessa in un’Accademia d’arte, la prima ad essere riconosciuta come artista, la pittrice, che scelse di fare della sua passione per l’arte la sua ragione di vita, è al centro della mostra di Palazzo Ducale, ospitata nei saloni dell’Appartamento del Doge. Modello di tenacia e genialità, di coraggio e determinazione, Artemisia Gentileschi fu segnata dalla sofferenza per la scomparsa prematura della madre e da un rapporto controverso con il padre. Vittima di violenza, fu costretta ad essere protagonista di un processo dal quale uscì vincitrice e perdente al tempo stesso, profondamente ferita nell’anima.
La Mostra:
All’interno del percorso espositivo un’attenzione particolare è dedicata al travagliato rapporto con il padre Orazio Gentileschi – illustre pittore dell’epoca, amico di Caravaggio e maestro di Artemisia – sfociato poi in una vera e propria rivalità. I due artisti sono anche messi in dialogo con lo stile di Caravaggio. Tra vicende familiari appassionanti, soluzioni artistiche rivoluzionarie, immagini drammatiche e trionfi femminili, la mostra – a cura di Costantino D’Orazio – offre un ritratto fedele della complessa personalità di una delle più celebri artiste di tutti i tempi, attraverso oltre 50 dipinti provenienti da tutta Europa e dagli Stati Uniti. Questo importante evento culturale offre anche una panoramica della scena artistica femminile dell’epoca e dedica una sezione (a cura di Anna Orlando) alla rivoluzione artistica apportata da Orazio Gentileschi, padre di Artemisia, quando arrivò a Genova. Il nostro percorso guidato si sviluppa in 10 sezioni che ci regalano un ritratto completo della talentuosa pittrice romana. Si parte dagli esordi per poi passare alle opere più mature. Il primo confronto è con Susanna e i vecchioni, del 1610, prima opera documentata, datata e firmata dall’artista. Sebbene qui sia ancora visibile la presenza del padre Orazio, nello stesso soggetto realizzato nel 1649, Artemisia aveva assunto uno stile proprio e consapevole, segnando l’emancipazione nei confronti della pittura del padre e la volontà di affacciarsi al contesto italiano e internazionale. Il rapporto tra i due, seppur “problematico”, è stata una fonte di ispirazione reciproca, come si evince da diversi capolavori in mostra, tra cui: la Madonna con bambino dei Musei di Strada Nuova di Genova, Santa Cecilia della Galleria Nazionale dell’Umbria e la Sibilla del Museum of Fine Art di Houston, dove Artemisia è protagonista come modella; così come nell’affresco a quattro mani realizzato da Orazio Gentileschi e da Agostino Tassi nel Casino delle Muse di Palazzo Pallavicini Rospigliosi, commissionato dal Cardinal Scipione Borghese nel 1611, e ricostruito in realtà virtuale per la mostra. Questa sezione è decisiva nel percorso espositivo perché racconta uno degli avvenimenti che ha segnato la vita – e la carriera – di Artemisia: lo stupro subito da Agostino Tassi nel 1611. Questi era il maestro di prospettiva della giovane pittrice, tanto che nella mostra sono riuniti una serie di marine e capricci architettonici tanto meticolosi e precisi da giustificare l’onere che aveva conferito Orazio Gentileschi a Tassi per la figlia. Il tragico episodio sfocia nel processo per stupro del 1612 (di cui sono presenti gli atti ufficiali eccezionalmente concessi dall’Archivio di Stato di Roma), dopo il quale Artemisia iniziò a dipingere soprattutto eroine femminili. E da qui si apre la sezione dedicata alle celebri Giuditta e Oloferne, della Fondazione Carit di Terni, e Giuditta e la sua ancella con la testa di Oloferne, del Museo di Capodimonte, entrambe in dialogo e messe a confronto con la Giuditta e Oloferne di Orazio Gentileschi, proveniente dai Musei Vaticani.
Seconda colazione libera. Il pomeriggio sarà dedicato ad un percorso in passeggiata tra i caruggi alla scoperta delle antiche botteghe. Una delle sorprese più affascinanti del centro storico e dei quartieri di Genova è trovare le botteghe storiche: si tratta di negozi ed attività artigianali tradizionali attive da almeno 70 anni (ma in molti casi sono anche 200 e oltre!); scoprirle mentre si passeggia per le sue strade è un’esperienza unica ed autentica. Sono raffinate confetterie e cioccolaterie, negozi di tessuti, abbigliamento e sartorie rifornitori ufficiali di nobili quali la casa reale d’Inghilterra, drogherie, friggitorie e tripperie ognuna con i suoi caratteristici profumi, laboratori artigianali di produzioni timbri, manufatti di vetro e curiosità quali tappi; botteghe che hanno sede in edifici antichi inseriti nel tessuto del centro storico, con arredi e attrezzi d’epoca che custodiscono un’antica sapienza. Per preservare questo enorme patrimonio è stato istituito un “Albo delle botteghe storiche” nel quale vengono inseriti quegli esercizi che sono in attività da almeno 70 anni e che soddisfano almeno tre dei cinque requisiti richiesti: la conservazione di elementi architettonici, arredi, attrezzature o strumentazioni storiche originali e ancora funzionanti, l’aver conservato la documentazione che testimonia la storia dell’esercizio, il contesto ambientale in cui operano. Rientro in serata.
La quota comprende:
trasferimento in bus privato in A/R; accompagnatore , visita guidata di “Artemisia Gentileschi coraggio e passione”; biglietto d’ingresso; sistema Whisper di amplificazione voce guida; assicurazione medico bagaglio.
La quota non comprende:
pasti, ingressi supplementari non indicati nel programma; extra non indicati; assicurazione annullamento; tutto quanto non specificato alla voce “La quota comprende”
Gruppo confermato con min. 15 persone max. 22 – Scadenza iscrizioni: 15 gennaio 2024.
DOCUMENTI NECESSARI: Carta d’identità in corso di validità e tessera sanitaria.
PUNTI DI PARTENZA DEL BUS: Cuneo; Fossano; Savigliano; Roreto di Cherasco. Potrebbero esseri presi in considerazione altri punti di presa se lungo il percorso del pullman con minimo 2 persone.
Il pullman dispone di solo tre/quattro posti in prima fila, che vengono assegnati in base all’ordine cronologico d’iscrizione partendo dalle prime file fino alle ultime. Indipendentemente da qualsiasi problema di disturbo dovuto a cinetosi i posti sono comunque assegnati nell’ordine citato.
RECESSO:Il consumatore ha diritto a recedere dal contratto come previsto dal codice di consumo ed indicato nelle condizioni generali di contratto di vendita dei pacchetti turistici.
Se un partecipante iscritto al viaggio dovesse rinunciare avrà diritto al rimborso del prezzo viaggio al netto della quota di iscrizione se prevista, e delle penalità qui di seguito indicate:
a. sino a 30 giorni prima della partenza annullabile senza penale
b. da 29 a 21 giorni prima della partenza: 35%
c. da 20 a 15 giorni prima della partenza: 60%
d. da 14 a 10 giorni prima della partenza: 80%
e. da 9 giorni prima fino alla partenza: 100% di penale
Attenzione la scaletta esclude servizi, assicurazioni e/o biglietti nominativi emessi per conto del cliente e che non prevedono rimborso o variazione. Per tutti i pacchetti viaggio nel conteggio dei giorni per stabilire la percentuale di penalità non vanno mai considerati il giorno di partenza né quello dell’annullamento.
Per tutti i pacchetti di viaggio nessun rimborso sarà accordato a chi non si presenta alla partenza o rinuncia durante lo svolgimento dello stesso. Così come nessun rimborso spetta a chi non potesse effettuare il viaggio per mancanza o inesattezza dei previsti documenti personali e/o espatrio.Possono essere inoltre previste in contratto condizioni di recesso diverse ed anche più onerose da quelle appena indicate; tali penali saranno chiaramente indicate in catalogo e/o nei programmi di dette iniziative.