La primavera è la stagione della fioritura, le campagne e le città si colorano di sfumature gentili. Un viaggio completo alla scoperta della tradizione e dell’ultra modernità. Una notte in un hanok a Jeonju, per vivere un’autentica esperienza coreana.
Guida in italiano
Sei pranzi e due cene
Tutti i trasferimenti sono inclusi
Accompagnatore dall’Italia
1° GIORNO – ITALIA > SEOUL
Partenza dall’Italia con voli diretti da Roma Fiumicino per Seoul, avvicinamenti gratuiti da altri aeroporti. Benvenuti a bordo.
2° GIORNO – SEOUL
Si atterra in Corea del Sud nel pomeriggio, incontro con la guida che parla italiano e trasferimento in albergo a Seoul. La pronuncia corretta in coreano è “soul”, proprio come la parola inglese che significa anima. È in effetti l’anima del Paese, considerata una delle città più cool di tutta l’Asia.
3° GIORNO – SEOUL
(colazione, pranzo)
L’arrivo della primavera è un evento molto atteso in Corea del Sud e ha enorme rilevanza culturale per la popolazione. Storicamente rappresenta la fine del rigido inverno e l’inizio di un periodo di abbondanza nei raccolti. Biscotti a forma di fiore di ciliegio, canzoni e festival animano le strade quando iniziano a sbocciare i primi fiori: ciliegi e susini colorano le campagne e i parchi della città, tra la fine di marzo e l’inizio del mese di aprile il Paese si colora di sfumature tra il bianco e il rosa. La giornata, con l’aiuto di una guida che parla italiano, è dedicata alla visita della capitale coreana, ultra moderna e alla moda, in grado di affascinare i viaggiatori di tutto il mondo. Si inizia dal Gyeongbokgung Palace, il principale e il più imponente dei cinque grandi palazzi costruiti dalla Dinastia Joseon nel XIV secolo. Alle 10:00 un nutrito plotone di uomini sfila in abito tradizionale, la parata continua fin dentro il Palazzo dove si assiste alla cerimonia del cambio della guardia. Tempo a disposizione per una piacevole passeggiata nei giardini dell’antica residenza della famiglia reale. Quindi visita al Bukchon Hanok Village che conserva ancora oggi lo stile architettonico tradizionale. Passeggiare tra le case in pietra e legno che si susseguono una dopo l’altra, creando un evidente contrasto con i grattacieli della metropoli, è un sorprendente tuffo nel passato. Si prosegue per Namsan, una collina verde nel cuore di Seoul resa ancora più suggestiva dai ciliegi in fiore. Continuando la passeggiata si arriva alla Seoul Tower per visitare uno dei simboli più iconici della città: si sale fino al quinto piano, in un’area rotante di 149 metri quadrati che compie un giro completo ogni ora e 40 minuti. Da qui la vista sulla città è fantastica. La giornata si conclude con un giro a Myeongdong Shopping Street e Namdaemun Market per immergersi nella quotidianità coreana e, per chi vuole, fare qualche acquisto.
4° GIORNO – SEOUL
(colazione, pranzo)
Seoul è lo specchio della Corea di oggi, una città di contrasti dove antiche tradizioni cedono il passo a un’esasperata spinta al progresso. Dopo la colazione in albergo si visita il National Museum of Korea. Una sosta affascinante non solo perché permette di approfondire la ricca storia artistica e culturale del popolo coreano, è anche un’immersione nella modernità tecnologica del Paese: guide robot con un grande touch display accompagnano i visitatori e danno informazioni sulle opere, sale ovali con schermi led propongono esperienze immersive, la storia di alcune delle opere viene illustrata attraverso contenuti multimediali. Un’esperienza affascinante. A seguire il Dongdaemun Design Park, progettato dagli architetti Zaha Hadid e Samoo in stile neo futuristico e costruito vicino ai resti delle mura della fortezza che circondava la città antica. Al suo interno una piazza, dei negozi e un giardino con 25.550 fiori elettronici illuminati a led che producono un suggestivo spettacolo di luci. Quindi si visitano la Fortezza, accanto al Dongdaemun Gate, e il centro commerciale COEX con la libreria Starfield, grande e modernissima. Un importante punto di incontro soprattutto per i giovani, non è difficile incontrare studenti universitari che, ascoltando musica con grandi cuffie colorate, camminano sornioni alla ricerca di qualche libro di testo. Rientro in albergo in serata.
5° GIORNO – SEOUL > JEONJU
(pensione completa)
È tempo di salutare Seoul, si parte con un pullman privato verso Jeonju, circa tre ore. All’arrivo prima sosta all’Hanok Village, strette viuzze attraversano un tappeto di tetti a spiovente. Si visitano la Cattedrale Jeondong e il santuario Gyeonggijeon, eretto nel 1410. Per la notte è prevista un’esperienza autentica, si dorme in un hanok, la tradizionale casa coreana con pareti in legno e carta di gelso. Non ci sono letti, i pavimenti sono tiepidi e accoglienti grazie all’ondol, il sistema di riscaldamento a pavimento. Il materasso è adagiato a terra e viene sistemato dove si preferisce. Per una notte si vive come loro.
6° GIORNO – JEONJU > HAPCHEON > GYEONGJU
(pensione completa)
Dopo una semplice colazione, non è usanza dei coreani fare grandi abbuffate al mattino, si lascia l’hanok per raggiungere il Jeonju Hanji Cultural Center dove si ha la possibilità di imparare i segreti della lavorazione dell’hanji, la carta tradizionale, seguendo le tecniche tramandate di generazione in generazione. Quindi partenza in direzione di Gyeongju, lungo la strada sosta a Hapcheon dove si visita il tempio Haeinsa, uno dei più antichi templi buddhisti della Corea del Sud, al cui interno sono conservate dal 1398 le Tripitaka Koreana, 81.258 tavolette in legno con le Scritture Buddhiste. Arrivo a Gyeongju in serata per la cena.
7° GIORNO – GYEONGJU > BUSAN
(colazione, pranzo)
Mattinata dedicata all’esplorazione di Gyeongju, a partire dal Bulguksa Temple, costruito nel 528 durante il regno Silla. Il suo nome significa “paradiso di Buddha”, è un complesso di templi che si apre ai visitatori dopo aver salito i 33 gradini: rappresentano i passi indicati da Buddha per raggiungere l’illuminazione. Si passeggia tra i fedeli, scrivono preghiere su cartoncini verdi, rosa, giallo e blu che lasciano appesi alle lanterne: si forma così un lungo pergolato colorato di fede e speranze che oscillano al vento. Un luogo mistico. Fa parte del complesso anche il Seokguram Grotto, un tempio sotterraneo usato per secoli come eremo: è ricco di decorazioni che risaltano avvolte dai colori della primavera, si raggiunge con una breve passeggiata immersi nella natura. È quindi il momento del Tumuli Park, antico luogo di sepoltura di epoca Silla. Le famiglie di alto rango veneravano i propri defunti attraverso l’erezione di tumuli creando una serie di piccole colline avvolte da un verdissimo manto d’erba. Più alto era il tumulo, maggiore era il prestigio della famiglia. Gli alberi in fiore colorano i sentieri che separano i tumuli tondeggianti dando vita a uno scenario unico. Si prosegue raggiungendo il Cheomseongdae Observatory, il più antico osservatorio astronomico ancora esistente in Estremo Oriente, l’antico palazzo governativo Donggung e l’adiacente Wolji Pond, “lo stagno che riflette la luna”. Prima di lasciare Gyeongju una passeggiata a Hwangridan Street, animata stradina con edifici tradizionali e ottime opportunità di shopping, bastano pochi Won per comprare qualche souvenir di artigianato locale. Nel tardo pomeriggio arrivo in albergo a Busan.
8° GIORNO – BUSAN
(colazione, pranzo)
Busan è una grande città portuale. Nel XV secolo divenne fondamentale per gli scambi commerciali con il vicino Giappone, nei secoli è cresciuta fino a diventare la più popolosa della Corea del Sud, dopo Seoul ovviamente. Oggi è una città moderna dove alti grattacieli segnano lo skyline della vivace Haeundae Beach e nella zona più lontana dalla costa cedono il posto a templi buddhisti e case color pastello. Dopo la colazione in albergo si raggiunge la spiaggia di Haeundae da cui si prende il Blue Line Park Train, un treno che segue la linea della costa offrendo una vista panoramica sul mare. Si scende e si visita il tempio Haedong Yonggung, situato a ridosso del mare. Quindi sosta al Gamcheon Cultural Village, un angolo della città nato intorno al 1920 per dare dimora alle famiglie meno agiate di Busan rimaste senza dimora a causa della guerra. Inizialmente nota come Taegeukdo Village, si chiamava così il ceppo religioso che la abitava, è rimasta per decenni una zona molto povera. Nel 2009 è iniziato un importante progetto di riqualificazione finanziato dal governo che ha richiesto l’intervento di giovani artisti: le facciate delle case sono state colorate per creare un’atmosfera accogliente, sono state installate opere di artisti locali tra le quali – la più famosa – quella del Piccolo Principe. Un progetto pienamente riuscito che oggi attira anche i turisti per una piacevole passeggiata ed un po’ di shopping. Prima di tornare in albergo si visita il caratteristico mercato del pesce di Jagalchi.
9° GIORNO – BUSAN > SEOUL
(colazione)
Trasferimento alla stazione di Busan e partenza in treno per Seoul, il viaggio dura circa tre ore. All’arrivo trasferimento in albergo e check-in. Resto della giornata a disposizione per riposare o visitare la città in autonomia.
10° GIORNO – SEOUL > ITALIA
(colazione)
Trasferimento in aeroporto e volo di rientro in Italia.
Quota individuale di gestione prenotazione Euro 90 – Set da viaggio Mappamondo
Assicurazione annullamento/interruzione viaggio/ritardo aereo/medico/bagaglio da aggiungere all’atto della prenotazione
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