Partenza con bus GT dalle località convenute per raggiungere Issogne in mattinata. Incontro con la nostra guida Maurizio,
per scoprire uno dei castelli meglio conservati della Valle d’Aosta, il Castello d’Issogne. Inizialmente dominio dei vescovi di
Aosta, il castello di Issogne passò successivamente nelle mani della famiglia Challant. Nel corso del tempo gli edifici esistenti
furono ampliati ed uniti, fino alla trasformazione radicale avvenuta tra il 1490 circa e il 1510 ad opera di Giorgio di Challant,
priore di Sant’Orso, che ne fece una sontuosa dimora per la cugina Margherita de La Chambre ed il figlio Filiberto. Fu allora
che il castello assunse l’aspetto attuale, diventando un unico palazzo a ferro di cavallo, affacciato su un ampio cortile e un
giardino all’italiana; il porticato al piano terreno fu ornato da una serie di lunette affrescate con scene di vita quotidiana e
rappresentazioni di botteghe, mentre al centro del cortile sorse la celebre fontana in ferro battuto detta del Melograno,
simbolo di prosperità. Sempre in quel periodo molti ambienti interni furono decorati con affreschi, sia nelle zone di
rappresentanza, quali la Sala di Giustizia o la Cappella, sia nelle stanze più private, tra cui l’oratorio di Giorgio di Challant.
Trasferimento ad Aosta. Seconda colazione in libertà. (Offriamo la possibilità di una pausa in un locale di nostra selezione,
che verrà successivamente comunicato ed illustrato). Nel pomeriggio, raggiungiamo il Priorato di Sant’Orso, sontuosa
residenza di rappresentanza ispirato ai contemporanei palazzi pubblici piemontesi e lombardi. E’ una miscela di nuovo e
vecchio stile: la facciata è rinascimentale con le cornici delle finestre ornate da formelle di terracotta; altri elementi come la
torre ottagonale e le ogive sono un retaggio dell’architettura gotica. Commissionato nel 1400 per volere dal Priore Giorgio di
Challant e grande mecenate-umanista, vicino all’attigua chiesa di Sant’Orso. All’interno sono degni di nota gli affreschi della
cappella, opera di artisti franco-valdostani della fine del XV sec. Nella Collegiata di Sant’Orso davvero suggestivi il
bellissimo coro ligneo quattrocentesco, l’antica cripta e l’importante ciclo di affreschi (sec. XI) visibile nel sottotetto della
chiesa. Il chiostro è il gioiello del complesso monumentale di Sant’Orso. Il primitivo impianto romanico risale quasi
certamente al 1132 e fu opera di maestranze provenzali o lombarde; quando la bolla di Papa Innocenzo II impose la regola di
Sant’Agostino ai canonici di Sant’Orso il chiostro esisteva già, come risulta da un’iscrizione apposta sopra un capitello. I
capitelli, scolpiti in marmo ma rivestiti già in tempi antichi di vernice scura, completano colonne semplici e binate dalle forme
diverse e raffigurano mirabilmente scene simboliche del Nuovo e Vecchio Testamento, della vita di Sant’Orso, personaggi e
animali fantastici o contengono elementi decorativi diversi. Sono considerati fra le più alte espressioni della scultura romanica
religiosa. Al termine della visita, rientro in prima serata nelle località di provenienza.
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DIFFICOLTA’ : Facile