Descrizione
Il Kirghizistan è la terra delle montagne celesti e della cultura nomade. Il Paese è protetto da due grandi catene montuose – le seconde più alte del mondo – con diverse vette che superano i 7.000 metri. Fra le cime e i prati dall’aspetto alpino si aprono magnifici laghi dalle acque blu cobalto. Gli spazi infiniti, le radici nomadi del popolo kirghiso, la semplice cucina di sussistenza e la tutela di tradizioni ancestrali offrono un’autentica esperienza culturale e un’immersione totale in un tempo fuori dal tempo. Il viaggio in questo Paese è rivolto agli amanti della natura e della montagna, ai viaggiatori che desiderano mescolarsi alla popolazione locale accettandone usi e costumi, un turismo di nicchia per veri viaggiatori.
1° giorno – lunedì 18 Agosto – ITALIA/KIRGHIZISTAN
Arrivo libero in aeroporto in tempo utile per il disbrigo delle formalità d’imbarco e partenza con volo di linea Turkish Airlines diretto a Istanbul. All’arrivo, cambio di aeromobile e proseguimento con il volo di linea Turkish Airlines delle 00:04 diretto a Bishkek, capitale e cuore del Kirghizistan situata nella catena montuosa del Thien Shan. La sua storia è relativamente recente e il suo aspetto di stampo sovietico la rende curiosamente nostalgica. Pernottamento a bordo.
NB. È possibile partire da Milano Malpensa, Venezia, Bologna e Roma Fiumicino con voli di linea Turkish Airlines o, su richiesta, da altri aeroporti italiani operati dalla stessa compagnia aerea. L’accompagnatore partirà dall’aeroporto scelto dal maggior numero di partecipanti. Il punto di ritrovo con i passeggeri in partenza dagli altri aeroporti, sarà il gate d’imbarco del volo per Bishkek presso l’aeroporto di Istanbul. Da quel momento il gruppo proseguirà il viaggio insieme
2° giorno – martedì 19 Agosto – BISHKEK
Sistemazione prevista: Bishkek hotel 4 stelle
Arrivo all’aeroporto di Bishkek alle 08:50, incontro con il personale locale di assistenza e trasferimento in hotel. Le camere saranno subito a disposizione (early check-in) per riposare dopo il lungo viaggio. In tarda mattinata incontro la guida locale e trasferimento al ristorante per il pranzo. Nel pomeriggio, visita dei luoghi di maggiore interesse della città, tra cui la Piazza della Vittoria, che celebra la sconfitta del nazismo con opere architettoniche e scultoree dedicate agli eroi di guerra. Al centro della piazza si ergono tre archi in granito che formano la sagoma di una yurta e onorano le tradizioni kirghize. Si prosegue con una panoramica del Palazzo del Parlamento, della Casa Bianca ovvero l’ex Palazzo Presidenziale trasformato oggi in Municipio, della celebre Piazza Alaa-Too, la più grande del Paese, realizzata nel 1984 in occasione del sessantesimo anniversario della nascita della Repubblica Socialista Sovietica Kirghiza. Al suo centro si trova il Museo Statale di Storia, la cui preziosissima collezione di reperti illustra la storia del Paese, della regione e delle sue tribù nomadi. Ultima tappa della giornata sarà l’Osh Bazaar, che un tempo vendeva frutta, verdura, erbe e spezie, mentre oggi oltre agli alimenti, propone tra le sue bancarelle anche capi di abbigliamento locale, come i tipici cappelli in feltro bianco, arredi tradizionali, strumenti musicali caratteristici e souvenir, tra cui le curiose yurte in miniatura. Al termine delle visite, cena in ristorante e rientro in hotel per il pernottamento
3° giorno – mercoledì 20 Agosto – BISHKEK / PARCO NAZIONALE ALA ARCHA / BISHKEK (ca.80 km)
Sistemazione prevista: Bishkek hotel 4 stelle
Prima colazione in hotel e pranzo a pic-nic in corso di escursione. Al mattino, incontro con la guida locale e partenza con mezzi privati verso il Parco Nazionale di Ala-Archa (ca. 40 minuti), uno dei più famosi del Kirghizistan, ricco di ghiacciai, cascate e di un’importante varietà di fauna selvatica. Qui infatti si possono incontrare specie come l’aquila reale, il camoscio siberiano e la marmotta. Il parco prende il nome dal fiume Ala-Archa che lo attraversa. L’archa è una pianta di ginepro di particolare importanza per il popolo kirghiso che usa il fumo dei suoi aghi per scacciare gli spiriti maligni. Superato l’ingresso del parco si raggiunge l’Alplager (2100 mt di altitudine) dove termina la strada asfaltata e iniziano dei sentieri ben segnati che permettono ai visitatori di ammirare gli spettacolari panorami della gola di Ala-Archa. Il percorso principale è un trekking di montagna che prevede alcune tappe: la prima di 1,5 km (circa 1 ora di cammino) raggiunge una roccia circolare spaccata a metà e per questo chiamata cuore spezzato che si trova ad un’altitudine di 2377 m. La seconda tappa si trova a soli trecento metri di distanza (ca.20 minuti di cammino dal cuore spezzato) e raggiunge il Tepshi Plateau, a 2458 m di altitudine, un punto estremamente panoramico. La terza tappa è la cascata, punto finale per la maggior parte degli escursionisti (ca. 1 ora dal Tepshi Plateau e ca. 2 ore e 20 minuti di camminata dall’Alplager, punto di partenza del trekking). Qui si raggiunge quota 2665 m con un itinerario totale di 4 km. Al termine, si percorre di nuovo il sentiero in senso inverso fino all’Alplager, rientro a Bishkek, cena in ristorante e pernottamento in hotel.
4° giorno – giovedì 21 Agosto – BISHKEK/ BURANA / CHONG KEMIN (km 180 ca – ca. 3 ore )
Sistemazione prevista: Chong Kemin guest house/homestay turistica
Prima colazione in hotel e pranzo in corso di escursione presso una famiglia kirghisa Al mattino, trasferimento con mezzi privati verso la città di Tokmok nei pressi della quale si trovano i resti dell’antica città di Balasagun, importante centro della Via della Seta, fondata dai Karakhanidi alla fine del IX secolo. Qui svetta la Torre di Burana, un grande minareto protetto dallo Stato come patrimonio culturale della nazione. È una delle più antiche costruzioni architettoniche dell’Asia Centrale e all’origine era alta 45 metri, ma nel corso dei secoli una serie di terremoti ha causato danni significativi alla struttura, riducendola ad un’altezza di 25 metri. Al termine della visita, si prosegue verso il villaggio e la valle di Chong Kemin (altitudine 1400 mt), situati nell’omonimo Parco Nazionale, un paradiso naturale famoso per le sue spettacolari montagne, i paesaggi mozzafiato, le foreste lussureggianti e un ricco ecosistema. Qui sarà inoltre possibile immergersi nella cultura locale e sperimentare la vera ospitalità kirghisa, prendendo parte a spettacoli folkloristici. Al pomeriggio, infatti, si terrà un torneo di kokboru, sport equestre molto popolare in tutta l’Asia Centrale. Il nome significa letteralmente “acchiappa la capra” ed è praticato su un grande campo, la cui lunghezza può variare da circa quattrocento metri alle dimensioni di un campo da calcio. Su questa superficie, due squadre di cavalieri si affrontano per impadronirsi della carcassa di una capra o di una pecora, che può pesare anche 20 kg, lanciandola poi oltre un segno di demarcazione o in un’area predefinita. In passato il gioco addestrava gli uomini ad essere coraggiosi e audaci, qualità indispensabili per un guerriero. Per l’occasione la gara sportiva si svolgerà utilizzando un facsimile imbottito di fieno in sostituzione della carcassa di animale. Al termine, sistemazione in guest house/homestay, cena e pernottamento.
5° giorno – venerdì 22 Agosto – CHONG KEMIN / KARAKOL (km 300 ca. – ca. 4 ore)
Sistemazione prevista: Karakol guest house/homestay turistica
Prima colazione alla guest house/homestay e pranzo in ristorante durante il viaggio. Al mattino, partenza con mezzi privati verso Karakol (altitudine 1690 mt), percorrendo una strada che attraversa le bellissime gole di Chon-Ak-Suu costeggiando poi il tratto Nord del lago Issyk-Kul, uno dei più grandi laghi alpini del mondo. Sulla sua punta orientale si trova la città di Karakol, fondata nel 1869 da una guarnigione militare russa, grazie alla posizione strategica e al clima mite. Prima di entrare in città, sosta per visitare il Museo e Memoriale Przhevalsky, dedicato al famoso esploratore russo Nikolai Przhevalsky, che espone una panoramica sulla sua vita e sulle sue spedizioni. Il celebre viaggiatore, artefice di molte scoperte geografiche in Asia Centrale, morì infatti nei pressi di Karakol e la città ha portato il suo nome fino al 1991. Visita panoramica della città. Passeggiando per le sue strade, sarà possibile vedere la Moschea Dungan, realizzata per una minoranza etnica musulmana di origine cinese fuggita dall’oppressione dell’Impero Ch’ing. La struttura è stata costruita ad incastro, senza utilizzare un solo chiodo e al posto di un minareto include una pagoda. La Cattedrale della Santissima Trinità eretta nel 1869, la cui struttura in legno con cupola tradizionale a cipolla è un interessante esempio di architettura russa. Altra attrazione di Karakol sono i mercati come il Piccolo Bazaar, un’opportunità unica per interagire con la popolazione locale, trovando tra le bancarelle prodotti artigianali come i tappeti di feltro, i tessuti o gli elaborati copricapo tradizionali. Sistemazione in guest house/homestay e cena a base di specialità locali presso una famiglia Dungan.
6° giorno – sabato 23 Agosto – KARAKOL / JETO OGUZ / BOKONBAEVO (km 180 ca. – 3 ore ca.)
Sistemazione prevista: Bokonbaevo campo tendato con yurte
Prima colazione alla guest house/homestay e partenza con mezzi privati verso l’area geologica protetta di Jeti-Oguz, il cui nome significa “sette tori”, riferendosi alle spettacolari formazioni rocciose di arenaria rossa che si estendono per circa 35 km, un monumento naturale unico. La leggenda narra che un marito tradito uccise la moglie al termine di un banchetto: il suo sangue travolse sette animali, che si trasformarono in rocce rosse. Un’altra formazione rocciosa che si trova nelle vicinanze è il Razbitoe Serdce che significa “cuore spezzato”. La roccia assomiglia realmente ad un cuore spezzato, ma c’è anche una leggende che ne spiegherebbe l’origine. La storia è quella di due uomini entrambi innamorati della stessa donna che si scontrano furiosamente per lei. La sanguinosa lotta termina tragicamente con la morte di entrambi, provocando la frattura della roccia che si spezza in due, così come il cuore della fanciulla. Proseguimento per il villaggio di Bokonbaevo (altitudine 1800 mt) situato nella costa meridionale del lago Issyk-Kul, famoso per i berkutchi o cacciatori con le aquile. Ogni anno infatti qui si tiene il Festival degli uccelli rapaci, in cui gli abili cacciatori kirghizi dimostrano tutta la loro destrezza nella caccia, avvalendosi dell’aiuto di aquile reali e falchi. All’arrivo, pranzo e sistemazione in campo tendato composto da yurte, le tipiche abitazioni mobili dei popoli nomadi dell’Asia Centrale, composte da uno scheletro di legno e una copertura fatta con lana di pecora e tappeti. Il campo si trova in prossimità dell’entrata al Canyon Skazka (ca. 5 km dalla strada principale) conosciuto anche come Fairy Tale Canyon, un luogo incantato come una fiaba dove formazioni rocciose irregolari ricordano draghi, castelli e altre figure fantastiche. Nel pomeriggio chi lo desidera potrà fare una passeggiata nel canyon. Rientro al campo per cena e pernottamento. Dormire in yurta è il modo migliore per vivere la vera cultura nomade kirghiza e apprezzare la natura in tutta la sua bellezza.
7° giorno – domenica 24 Agosto – BOKOMBAEVO / KOCHKOR (km 130 ca. – 2 ore e 30 min. ca.)
Sistemazione prevista: Kochkor hotel 3 stelle
Prima colazione al campo e pranzo presso una famiglia kirghiza. Al mattino, incontro con un nucleo familiare per comprendere la storia e la tradizione dei berkutchi, i famosi cacciatori con le aquile, una tradizione millenaria dei popoli nomadi kirghizi.. L’antico legame tra uomo e aquile è testimoniato da questa pratica che ha permesso ai nomadi di nutrirsi per millenni. Al termine, proseguimento del viaggio con mezzi privati in direzione del pittoresco villaggio di Kochkor (altitudine ca.1750 mt.), costeggiando il lato meridionale del lago Issyk-Kul. Situato nella parte centrale dell’omonima valle, Kochkor è molto conosciuto per l’ospitalità dei suoi abitanti e per il gran numero di laboratori di artigianato locale, in particolare quelli per la tessitura di tappeti e per la lavorazione del feltro. All’arrivo, visita ad una cooperativa femminile dove le artigiane mostreranno il processo di produzione dei tappeti. In seguito, visita al piccolo negozio e al museo, dove vengono esposti prodotti artigianali provenienti dai villaggi circostanti. Al termine, sistemazione in hotel, cena presso una famiglia kirghiza e pernottamento
8° giorno – lunedì 25 Agosto – KOCHKOR / SON-KUL (km 110 ca. – 3 ore ca.)
Sistemazione prevista: Son-Kul campo tendato con yurte
Prima colazione in hotel e partenza con mezzi privati verso l’area del meraviglioso lago alpino di Son-Kul, situato a un’altitudine di 3000 mt. e circondato da vette maestose. Raggiungibile solo in estate, poiché la neve ricopre il paesaggio circostante per quasi duecento giorni all’anno, il lago si trova nella parte orientale della riserva naturale protetta Karatal Japyryk ed è uno dei duemila specchi d’acqua del Paese. I kirghizi considerano il Son-Kul un posto spirituale, tanto che ancora oggi molti vengono qui a pregare. Indipendentemente dal credo di ciascuno, è innegabile che si tratti di un posto mistico, dove connettersi pienamente con la natura. Percorrendo una strada circondata da un paesaggio alpino unico e da scenografici prati erbosi, i jailoos, su cui pascolano serenamente cavalli, pecore, mucche e tantissimi yak, si raggiunge in tarda mattinata il campo di yurte. Sistemazione, pranzo, cena e pernottamento al campo
9° giorno – martedì 26 Agosto – SON-KUL
Sistemazione prevista: Son-Kul campo tendato con yurte
Prima colazione, pranzo e cena al campo. Giornata dedicata alla scoperta delle tradizioni kirghize e della natura che circonda il lago Son-Kul, il secondo lago più grande del Paese. È un luogo particolarmente amato dalle famiglie nomadi che ogni estate popolano le sue sponde per far pascolare il bestiame. L’area del lago ospita inoltre una considerevole varietà di flora e fauna che conta numerose specie di uccelli, marmotte, volpi, lupi e persino lo sfuggente leopardo delle nevi. Con un binocolo sarà possibile vedrete in lontananza anche le imponenti corna degli stambecchi che pascolano ai piedi delle montagne. La permanenza a Son-Kul è anche un’occasione per partecipare ad una masterclass sulla cucina tradizionale kirghiza, durante la quale saranno preparate le pietanza per la cena. Prima di andare a dormire, piccolo intrattenimento musicale intorno al fuoco accompagnato da uno spettacolo naturale impareggiabile: il tramonto e la notte al lago Son-Kul sono infatti momenti unici. Quando il sole scende dietro l’orizzonte, il lago è avvolto da una nebbia sottile che conferisce al paesaggio un velo di mistero, mentre Il cielo rivela una volta stellata impossibile da osservare in altri luoghi, un momento magico che resta per sempre negli occhi e nel cuore
10° giorno – mercoledì 27 Agosto – SON-KUL / NARYN (km 330 ca. – 5 ore ca.)
Sistemazione prevista: Naryn hotel 3 stelle
Prima colazione al campo e partenza con mezzi privati attraverso la regione di Naryn, la più grande del Kirghizistan famosa per le sue bellezze naturali. I centri abitati di questa zona sono pochissimi e oltre all’unica città dal nome omonimo, si contano poco più di un centinaio di villaggi. La città di Naryn, nata intorno ad una fortezza che si trovava sulla rotta delle carovane provenienti dalla Cina, è uno dei principali centri di produzione degli shyrdak, i tipici tappeti kirghizi. Arrivo a Naryn (altitudine ca.2000 mt.) e pranzo in ristorante. Nel pomeriggio, passeggiata per il centro cittadino caratterizzato da localini, piccole aree verdi, negozi e una galleria d’arte interamente dedicata agli artisti locali. Lungo la strada per Bishkek, invece, s’incontra il Museo Regionale, che racconta la storia della città oltre ad esporre fotografie risalenti agli anni Sessanta e giganteschi pigiami appartenuti alla leggendaria figura di Kojumkul, l’eroe locale alto più di due metri. Non molto lontano da Naryn si trova la gola di Ak-Sai, lunga circa dieci chilometri e famosa per le sue imponenti pareti rocciose che si ergono verticalmente su entrambi i lati, creando un ambiente naturale spettacolare. Al termine, cena in ristorante, sistemazione in hotel e pernottamento.
11° giorno – giovedì 28 Agosto – NARYN / TASH RABAT (Km 120 ca. – 2 ore ca.)
Sistemazione prevista: Tash Rabat campo tendato con yurte
Prima colazione in hotel e partenza con mezzi privati percorrendo una strada circondata da un paesaggio alpino meraviglioso, per raggiungere il remoto Tash Rabat, la “fortezza di pietra”, un edificio del XV secolo, esempio unico di architettura del periodo pre-moghul. Si tratta di un caravanserraglio fortificato, uno di quei luoghi di ristoro e di rifornimento posti lungo la Via della Seta, dove le carovane potevano fermarsi a riposare in tutta sicurezza. Tash Rabat si trovava lungo il ramo settentrionale e più isolato della famosa via commerciale da cui, una volta superato il Torugart Pass, le carovane potevano dirigersi verso l’Issyk-Kul oppure, nella direzione opposta, verso la Valle di Fergana. Il caravanserraglio si trova a un’altitudine superiore ai 3000 mt., in una valle dai panorami spettacolari. All’arrivo, sistemazione presso il campo di yurte situato nelle vicinanze di Tash Rabat, pranzo e tempo a disposizione per visitare il caravanserraglio. All’interno si trovano stanze, corridoi, un pozzo, un sotterraneo e una moschea, tutti estremamente suggestivi. Ciò che distingue Tash Rabat dalla miriade di caravanserragli disseminati lungo la Via della Seta, è la sua posizione isolata che oltre a dare un’idea di quanto fossero difficili e pericolosi i viaggi lungo questa arteria commerciale, testimonia anche il suo importante ruolo economico e/o politico/religioso, tale da giustificare la sua costruzione in una valle così sperduta. Cena e pernottamento al campo
12° giorno – venerdì 29 Agosto – TASH RABAT / KAZARMAN (Km 300 ca. – 5 ore ca.)
Sistemazione prevista: Kazarman guest house/homestay turistica
Prima colazione al campo e pranzo a pic-nic in corso di escursione. Partenza con mezzi privati lungo un percorso di montagna che supera diversi passi tra cui il Moldo-Ashuu (3346 mt.), circondato da paesaggi che spaziano dall’alta montagna agli altopiani incastonati fra colline e picchi dai mille colori. I minuscoli villaggi di pastori e agricoltori che s’incontrano lungo il percorso, fanno capire quanto sia difficile vivere in queste zone e l’enorme distanza dal resto del mondo di questa singolare parte del Kirghizistan, coperta di neve per la maggior parte dell’anno. Arrivo a Kazarman (altitudine ca.1300 mt.), accogliente cittadina situata nei pressi del fiume Naryn, che fino a pochi anni fa aveva assunto una certa importanza grazie alla miniera d’oro di Makma, non lontana dal villaggio. Purtroppo oggi la vena aurifera si è esaurita, mettendo in crisi l’economia locale. All’arrivo, sistemazione in guest house/homestay, cena e pernottamento
13° giorno – sabato 30 Agosto – KAZARMAN / OSH (Km 280 ca. – 7 ore ca.)
Sistemazione prevista: Osh hotel 3 stelle
Prima colazione alla guest house/homestay e pranzo in ristorante. Partenza con mezzi privati in direzione di Osh (altitudine ca.950 mt.), seconda città più grande del Kirghizistan, percorrendo una strada che si addentra nella Valle di Fergana, tra paesaggi mozzafiato. Definita la “Capitale del Sud”, Osh ha una ricca storia che risale al V secolo a.C. ed è stata un importante centro carovaniero lungo la Via della Seta, mantenendo tutt’oggi un notevole rilievo commerciale, grazie alla vicinanza con l’Uzbekistan e il Tagikistan. All’arrivo, sistemazione in hotel e nel pomeriggio passeggiata per le vie della città in cui si respira subito aria di Medioriente con le sue “chai khanas”, le case da tè in cui è possibile gustare anche gli squisiti “chachliks”, gli spiedini di carne arrostita. La città è dominata dal Sulaiman-Too, il Trono di Salomone, la collina sacra patrimonio UNESCO che si eleva vicino al centro e ne caratterizza il paesaggio. È un importante luogo di pellegrinaggio dell’Islam, perché i fedeli ritengono che qui si trovi la tomba di Salomone. Un altro luogo emblematico di Osh è il bazar di Jayma, il più grande di tutta l’Asia Centrale dove mercanti kirghisi, tagiki e uzbechi si affollano per vendere ogni tipo di mercanzia fin dai tempi della Via della Seta. Al termine, cena in hotel e pernottamento
14° giorno – domenica 31 Agosto – OSH / SARY TASH / SARY MOGHUL (Km 220 ca. – 4 ore ca.)
Sistemazione prevista: Sary Moghul guest house/homestay turistica
Prima colazione in hotel e pranzo in guest house/homestay. Partenza con mezzi privati verso gli splendidi paesaggi della valle di Alaj (altitudine da ca.2200 a ca.3500 mt.) che si dispiega tra le montagne come un arazzo punteggiato di pascoli color smeraldo, cime innevate e fiumi scintillanti. Percorrendo la mitica Pamir Highway, il luogo più travolgente e avventuroso dell’Asia Centrale, si parte in direzione del villaggio di Sary Tash (altitudine ca.3100 mt.), luogo di sosta ideale per chi viaggia tra il Kirghizistan, la Cina e il Tagikistan, proseguendo poi per il villaggio di Sary Moghul (altitudine ca.2900 mt.), affacciato sull’imponente catena del Pamir, dove il Picco Ibn Sina o Picco Lenin, una delle montagne più alte del Kirghizistan, svetta con i suoi 7134 mt. All’arrivo, sistemazione in guest house e a seguire passeggiata nel piccolo villaggio per entrare in contatto con la popolazione locale, scoprendo la vita quotidiana, gli usi, i costumi e la grande ospitalità kirghiza. Una curiosa tradizione di questo popolo sono i denti d’oro. In passato, infatti, in queste regioni non era possibile sostituire i propri denti con protesi in ceramica, un materiale di difficile lavorazione. Al contrario, la grande malleabilità dell’oro lo rendeva molto più adatto a sostituire i denti. L’usanza è nata quindi da questa necessità, trasformandosi poi in una forma di bellezza e di dimostrazione di ricchezza. Cena in guest house/homestay e pernottamento
15° giorno – lunedì 1 Settembre – SARY MOGHUL / UZGHEN / TOKTOGUL (Km 340 ca. – 6 ore ca.)
Sistemazione prevista: Toktogul guest house/homestay turistica
Prima colazione alla guest house/homestay e pranzo durante il viaggio. Partenza con mezzi privati verso Toktogul, con sosta al villaggio di Uzghen (altitudine ca.1000 mt.), un insediamento nato nel VII secolo lungo la Via della Seta. A Uzghen si trova uno dei pochi monumenti del Kirghizistan sopravvissuto alle scorrerie di Gengis Khan, unico esempio di architettura alto medievale islamica. Si tratta di un complesso architettonico composto da tre mausolei, dove riposano alcuni principi e membri della dinastia Kharakanide e da un minareto alto ventisette metri lavorato con un complesso disegno a merletto su pietra. Proseguimento per Toktogul (altitudine ca.980 mt.), sistemazione in guest house/homestay, cena e pernottamento.
16° giorno – martedì 2 Settembre – TOKTOGUL / BISHKEK / ITALIA
Prima colazione alla guest house/homestay e pranzo durante il viaggio. Partenza con mezzi privati per Bishkek (Km 280 ca. – 5 ore ca.). All’arrivo, trasferimento in hotel per un po’ di riposo e per rinfrescarsi prima della partenza. Chi lo desidera potrà effettuare gli ultimi acquisti o visitare liberamente la città. Cena in ristorante e trasferimento in aeroporto con mezzi privati in tempo utile per il disbrigo delle formalità d’imbarco. Partenza con volo di linea Turkish Airlines delle 02:30 diretto a Istanbul. Pernottamento a bordo.
17° giorno – mercoledì 3 Settembre – ITALIA
Arrivo a Istanbul alle 05:25, cambio di aeromobile e proseguimento con volo di linea Turkish Airlines diretto all’aeroporto italiano prescelto. Arrivo in Italia e fine dei servizi.
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