Sistemazione in autopullman e partenza via autostrada per Civita di Bagnoregio, con pranzo libero in corso di viaggio. All’arrivo, incontro con la guida e visita della città. Nota come “la città che muore”, Civita di Bagnoregio è un piccolo borgo che si innalza su uno sperone di tufo al centro della Valle dei Calanchi. Fondata dagli etruschi 2.500 anni fa, il paese è oggi quasi disabitato (conta circa 10 abitanti) e destinato a scomparire a causa dell’erosione del terreno tufaceo su cui è costruito. Nonostante ciò, Civita di Bagnoregio è una delle mete più richieste del turismo nazionale e internazionale, attraendo ogni anno più di 700 mila turisti, incantati da questo borgo antico immerso nella storia e circondato da un panorama mozzafiato. Il suo impianto tipicamente medievale, il lungo ponte sospeso a metà vallata tramite cui si accede al borgo e l’impressionante paesaggio in cui sorge rendono Civita di Bagnoregio una meta imperdibile di questa regione. Al termine, trasferimento a Viterbo e sistemazione nelle camere riservate. Cena e pernottamento.
Colazione in hotel. Sistemazione in autopullman e partenza per la cittadina di Caprarola. Immersa in un territorio di verdi boschi di noccioleti, che producono una delle migliori qualità di nocciole presenti sul mercato italiano, Caprarola è un insieme ben amalgamato di storia etrusca e medievale. Il suo impianto urbanistico, creato da Jacopo Barozzi, detto il Vignola, è composto da una via principale – la Via Dritta – da cui si diramano tutte le altre strade della cittadina. La via Dritta conduce direttamente al Palazzo Farnese, il vero gioiello del borgo. Considerato uno dei migliori esempi di dimora rinascimentale, il Palazzo risale al XVI secolo e fu pensato inizialmente come dimora fortificata di cui conserva la pianta pentagonale. Fu in seguito trasformato in una imponente residenza per il cardinale Alessandro il Giovane e la sua corte. Al suo interno si trovano capolavori dei più grandi artisti e architetti dell’epoca. Alla villa sono annessi poi gli Orti farnesiani, uno splendido esempio di giardino tardo-rinascimentale, realizzato attraverso un sistema di terrazzamenti alle spalle del palazzo. Pranzo in ristorante in corso di escursione. Al termine della visita, proseguimento per la visita di Villa Lante, a Bagnaia, appena fuori Viterbo. Celebre per il suo magnifico giardino cinquecentesco che in passato le è valso anche il titolo di “Parco più bello d’Italia”, la villa è un trionfo di sculture, fontane e piante, fiori e siepi che raccontano al meglio la storia di un’epoca intera, sublimandone in maniera unica il gusto e la sensibilità. Dietro al progetto di villa Lante a Bagnaia si ritiene ci sia nuovamente Jacopo Barozzi da Vignola, mentre la sua costruzione cominciò nel 1511, ma fu portata a termine intorno al 1566 su commissione del cardinale Gianfrancesco Gambara. La villa deve invece il suo nome a Ippolito Lante Montefeltro della Rovere, duca di Bomarzo, che l’acquistò nel XVII secolo. Al termine della visita, rientro a Viterbo, cena e pernottamento in hotel.
Colazione in hotel e in seguito partenza per Tarquinia, tappa obbligata per chiunque voglia scoprire le bellezze della Tuscia. Tarquinia è stata l’antica capitale dell’Etruria e oggi conserva ancora una meravigliosa Necropoli di Monterozzi, celebre per le sue tombe dipinte con scene di carattere magico-religioso. Con i suoi preziosi monumenti e musei, un suggestivo centro storico in stile medievale ed importanti siti archeologici riconosciuti patrimonio mondiale dall’Unesco, questa splendida città dalle origini etrusche, è un vero e proprio concentrato d’arte! Visita guidata della città e a seguire tempo libero per il pranzo. Nel pomeriggio, proseguimento per Tuscania, un piccolo borgo che sembra essere uscito da un libro di fiabe, simbolo della Tuscia. Circondato da meravigliosi campi di lavanda che, quando sono in fiore, rendono ancora più unico il paesaggio, Tuscania è uno splendido esempio di cittadina medievale che conserva dietro le proprie mura massicce una storia piena di miti e leggende. Tra chiese, antiche fontane e palazzi gentilizi, Tuscania è un autentico gioiello che conserva ancora gelosamente le tracce del suo passato antichissimo. Da non perdere è poi una visita fino all’abbazia di San Giusto, poco fuori dal paese nella valle del fiume Marta, ma meritano un passaggio anche le tante aziende agricole che producono oli essenziali di lavanda e di elicriso. Al termine, rientro a Viterbo, cena e pernottamento in hotel.
Colazione in hotel ed incontro con la guida per la visita di Viterbo. Storicamente celebre nel mondo come “la Città dei Papi“, Viterbo fu sede pontificia nel XIII secolo e, per 24 anni, il suo Palazzo ospitò vari Papi. La città iniziò a svilupparsi già nell’anno Mille intorno all’antica Castrum Viterbii, diventando talmente potente da contendersi con la vicina Roma l’onore di diventare sede papale. Oggi possiede uno dei centri storici medievali più grandi d’Europa, è circondata da una serie di mura medievali intervallate da alte torri e da otto porte per l’accesso alla città. Di notevole importanza artistica e culturale è sicuramente il Palazzo dei Papi, costruito tra il 1254 e il 1261 dal pontefice Alessandro IV. Al suo interno è possibile visitare la Loggia delle benedizioni, la Sala Gualterio, interamente affrescata e caratterizzata, in particolare, dalla presenza dello stemma di papa Clemente VIII e la maestosa Sala del Conclave, in cui si tenevano le udienze per eleggere i Papi e che oggi offre anche una bellissima vista sulla valle di Faul. Vicino al Palazzo dei Papi si eleva la Cattedrale di San Lorenzo, il Duomo della città, caratterizzata dal suo campanile bicolore e da un antico abside in stile barocco, anche se il suo impianto risulta prettamente romanico. A completare il polo monumentale, insieme a questi due edifici troviamo anche il Museo del Colle del Duomo, con le opere archeologiche di Viterbo e della Tuscia di epoca etrusca, romana e medievale, le testimonianze storico-artistiche e il tesoro dei Papi. Da menzionare anche il quartiere di San Pellegrino, un quartiere medievale in cui perdersi tra i profferli, le celebri scale esterne, le case a ponte e le case-torri, il Palazzo dei Priori con la sua Cappella affrescata, e le chiese di San Silvestro e di Santa Maria Nuova, costruite entrambe prima dell’anno 1000 e di conseguenza due delle chiese più antiche della città. Tempo libero per il pranzo e per acquisti a carattere personale o riposo. Rientro libero in hotel, cena e pernottamento.
Colazione in hotel. Partenza per una breve sosta a Vitorchiano, un piccolo borgo costruito su uno sperone di roccia vulcanica – per questo conosciuto anche come il “borgo sospeso” – e inserito da alcuni anni tra i Borghi più Belli d’Italia. Proseguimento per il Parco dei Mostri di Bomarzo. Conosciuto anche come il Sacro Bosco, il Parco è un capolavoro assoluto del manierismo. Considerato il più antico parco di sculture del mondo moderno e realizzato per volere di Pier Francesco Orsini, detto Vicino, a partire dalla metà del XVI secolo, il parco dei Mostri è celebre per la presenza di numerose sculture grottesche disseminate in un paesaggio surreale: un orco, un leone, una furia e poi ancora un drago, un Cerbero, una grande tartaruga e molti altri animali, figure mitologiche, fontane e costruzioni dall’architettura fuori dal comune sono l’elemento distintivo di questo parco unico al mondo, di cui dopo secoli nessuno è ancora riuscito a svelare tutti i segreti. Al termine, sistemazione in autopullman e partenza verso i luoghi d’origine, con soste lungo il percorso e pranzo libero in corso di viaggio. Arrivo a Torino/Bra previsto in serata. TERMINE DEI SERVIZI
euro 190
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